IL MITICO CIAO

CARATTERISTICHE

Progettato da un'equipe capeggiata dall'ingegner Bruno Gaddi, sin dalla sua presentazione si è particolarmente distinto per la semplicità meccanica: è infatti provvisto di un motore a cilindro orizzontale da 49,77cm³ (alesaggio × corsa 38,4 × 43 mm) a due tempi funzionante con Miscela olio-benzina al 2%; carburatore Dell'Orto SHA 12/10; distribuzione regolata da una spalla dell'albero motore. Raffreddamento ad aria forzata sul cilindro per mezzo di una ventola ricavata con alette di fusione sul volano magnete. La testa è esposta al flusso d'aria naturale. L'avviamento avviene tramite pedali dapprima molto simili a quelli di una bicicletta, in seguito fatti di metallo ricoperto di plastica nera. Essi azionano con un giro di catena la ruota posteriore, che a sua volta trasmette il movimento al motore attraverso la cinghia di trasmissione. Ciò comporta la presenza di due distinti gruppi di frizione automatica (uno per l'avviamento, l'altro per il moto normale) entrambi alloggiati nel medesimo gruppo rotante. Lo spegnimento non avviene con il consueto "bottone di massa" ma agendo con una corta leva al manubrio su una valvolina in testa (decompressore).

Dotato di un telaio semplice in lamiera d'acciaio, le cui forme richiamavano le biciclette da donna del tempo e al cui interno era ricavato anche il serbatoio del carburante (2,8 litri di capacità), di trasmissione automatica a cinghia trapezoidale e di impianto frenante a tamburo divenne in breve tempo un veicolo di successo al pari dell'altra famosa creazione della casa, la Vespa. Un modello Arcobaleno Super Comfort (SC) del 1973

Nella fabbricazione si era cercato di ridurre al minimo i costi e di contenere il peso (inferiore a 40 kg, a secco); tutto era improntato alla massima semplicità, a partire dall'impianto delle sospensioni anteriori a biscottino. Per quanto riguarda il posteriore, la sospensione era addirittura inesistente e il comfort per il guidatore era affidato a delle molle sottostanti al sellino.

Durante i quasi 40 anni di produzione, con 3 milioni e mezzo di esemplari, il Ciao è stato il ciclomotore italiano più venduto nel mondo".[4] La sua linea è rimasta pressoché invariata; le modifiche hanno riguardato principalmente il propulsore. Infatti, nel 1987 fu introdotto un carburatore Dell'Orto SHA 12/12. Nel 1996 viene introdotto un nuovo statore: vengono abbandonate le puntine platinate per far posto alle bobine elettroniche CDI e viene introdotta anche la versione Mix (miscelatore automatico). Nel 1999 il motore viene omologato Euro I che, nel 2003, diventa Euro 2.

DERIVATI

Dal Ciao vennero prodotti altri cinque modelli, ciclisticamente più raffinati:

Piaggio Boxer, prodotto dal 1969 al 1983;
Piaggio Bravo, dotato di doppio ammortizzatore al posteriore, prodotto dal 1972 al 2001;
Piaggio Si, provvisto di forcelle telescopiche accoppiate a un ammortizzatore posteriore, che può essere considerato la versione più moderna del Boxer,
prodotto dal 1978 al 2001;
Piaggio Boss, prodotto dal 1988 al 1989 e dotato di molte innovazioni;
Piaggio Grillo, prodotto dal 1989 al 1996.

La Gilera, poiché controllata da Piaggio, ha prodotto alcuni ciclomotori adottando propulsore e altre componenti del Ciao. Sono i seguenti:

Gilera CBA (1977-1989)
Gilera Eco (1979-1989)
Gilera Trend (1989-1992)

La Italjet produceva alcuni ciclomotori adottando propulsore del Ciao. Questi sono:

Italjet Pack solo seconda serie (con motore a puntine) e terza serie (con motore elettronico e Testa del Si)
Italjet Tiffany

LE ELABORAZIONI

  • Un sito utile
  • Il motore

    I carter

    Collettore carburatore alesato a 13mm e finestrella di aspirazione allargata. Da abbinare a un carburatore sha 13-13 e un albero anticipato (Secondo istruzioni produttore).

    Per raccordare i travasi a un nuovo cilindro appoggiare la guarnizione nella sua sede e tracciare il materiale da asportare con un pennarello.
    Successivamente asportare con un fresino il materiale in eccesso avendo cura di non "sfondare" la parete del carter.
    In alternativa esistono in commercio carter after market già migliorati anche con aspirazione lamellare.

    Esploso di una trasmissione a variatore

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