La pallavolo è uno sport in cui partecipano due squadre composte ciascuna da 6 giocatori. I ruoli dei giocatori di una squadra di pallavolo sono: alzatore, schiacciatore, centrale, opposto e libero. Ogni squadra può essere composta da 13 giocatori nel caso il campionato che disputa consenta di schierare due liberi, ma solo 6 giocatori potranno entrare in campo e ogni giocatore, in zona di difesa, può essere sostituito dal libero se non è il suo turno di servire.
Il campo da gioco è di forma rettangolare di 18 per 9 metri, diviso da una rete in due quadrati di 9 per 9 metri, che identificano la metà campo di una squadra dall'altra.
La partita si divide in set da 25 punti l'uno, una squadra si aggiudica la vittoria di un set al raggiungimento del 25esimo punto, avendone almeno due di vantaggio, altrimenti si prosegue finché una delle due squadre non otterrà i due punti di vantaggio necessari (26-24, 27-25, 28-26 ecc.). La partita finisce quando una squadra si aggiudica tre set, nel caso di pareggio (2-2) il quinto e ultimo set, denominato tie break, termina al raggiungimento del 15esimo punto, sempre con il vantaggio di almeno due punti sull'avversario.
Oltre alla pallavolo propriamente detta, ci sono differenti versioni adottabili in specifiche circostanze, che possono avere regole simili, ma non identiche, come il beach volley.
È presente nel programma dei Giochi olimpici estivi dal 1964 ed è uno degli sport più praticati.
In Germania fu introdotto nel 1893 un gioco chiamato faustball, ma il merito dell'invenzione della pallavolo in forma moderna, nata ufficialmente nel 1895, grazie a William Morgan, istruttore di educazione fisica presso un college dell'YMCA di Holyoke(Stati Uniti).
Il 9 febbraio 1895 Morgan radunò alcuni insegnanti nel college di Springfield per la dimostrazione di un nuovo sport. Con l'aiuto di due squadre composte da 5 membri avvenne il battesimo di un nuovo gioco sportivo con caratteristiche diverse dagli altri sport in voga a quel tempo.
Una caratteristica era quella di non prevedere il contatto fisico tra i partecipanti, per cui la destrezza, la prontezza dei riflessi, la capacità di concentrazione e l'agilità prendevano il posto della forza. Il 10 marzo del 1896 Alfred F. Halstead impostò il nome volleyball.
Due anni dopo, la pallavolo si praticava anche nella maggior parte dell'America Meridionale, in Brasile, Argentina, Uruguay. Nel 1898 la pallavolo giunse nelle Filippine, grazie a un insegnante di educazione fisica americano; proprio ai filippini viene attribuita l'invenzione della "schiacciata". In Cina e in Giappone ottenne un successo strabiliante, mentre in Europa arrivò durante la prima guerra mondiale, importata dalle truppe americane.
Partita di pallavolo femminile disputata intorno al 1943 (in California).
Per un lungo periodo è stata giocata in due modi differenti, ma nel 1938 venne introdotta una fondamentale tecnica che rivoluzionò il modo di giocare: il «muro». Nel 1947 i rappresentanti di 15 federazioni si ritrovarono a Parigi e crearono la Fédération Internationale de Volleyball (FIVB). Ancora oggi la pallavolo ha grande seguito, soprattutto nei paesi dell'estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea del Sud), nei paesi dell'est Europa e dell'Europa meridionale, ed in Brasile. Questi paesi possono anche vantare i migliori risultati internazionali sia a livello di club che a livello di squadre nazionali.
Le partite di pallavolo si disputano al coperto, la zona libera deve misurare almeno 3 metri dalle linee di fondo e laterali, mentre lo spazio al di sopra del campo di gioco deve misurare almeno 7 metri. Il terreno di gioco è di forma rettangolare, lungo 18 metri e largo 9, diviso in due settori di 9 per 9 metri da una rete posta perpendicolarmente al suolo. In entrambi i settori sono tracciate le linee perimetrali , che delimitano il terreno di gioco dalla zona libera e la linea d'attacco posta a 3 metri. La superficie di gioco deve essere piana ed uniforme, così da non presentare pericoli per i giocatori. La rete è posta ad un'altezza nella sua parte superiore di 2,43 metri per le gare maschili e 2,24 metri per le gare femminili; nei campionati giovanili l'altezza della rete varia a seconda della categoria. La misurazione deve essere effettuata nella parte centrale, dove l'altezza deve essere esatta, e in corrispondenza delle due linee laterali, dove può variare in eccesso per un massimo di due centimetri in modo simmetrico. La rete si estende per 9,50-10 metri in lunghezza e un metro in altezza. Due bande bianche verticali, larghe 5 centimetri e alte 1 metro, sono fissate alla rete esattamente al di sopra di ciascuna linea laterale.
Lo scopo del gioco è far in modo che la palla non cada nel proprio campo, ma che cada all'interno del campo avversario.
Le partite si disputano al meglio dei 5 o 3 set, e vince la gara la squadra che ne conquista tre o due: il tutto è dipeso dal regolamento della federazione appartenente; ogni set viene vinto dalla prima squadra che raggiunge 25 punti con almeno due punti di scarto rispetto alla squadra avversaria ad eccezione del quinto, che termina quando una delle due squadre raggiunge i 15 punti e con cambio campo alla conquista dell'ottavo punto. Ogni azione inizia con il servizio effettuato dal giocatore difensore destro della squadra che ne ha ottenuto il diritto; al fischio dell'arbitro egli ha otto secondi di tempo per inviare la palla verso il campo avversario utilizzando qualsiasi parte del braccio. L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o viene sanzionato un fallo.
La squadra che vince un'azione di gioco conquista un punto e il diritto a servire.
Per ogni azione di gioco, la squadra ha a disposizione tre tocchi, per inviare la palla nel campo avversario facendola passare all'interno dello spazio di passaggio. Dopo aver effettuato un muro, un giocatore può colpire nuovamente la palla senza incorrere nel fallo di doppio tocco ed effettuando il primo tocco di squadra.
La palla non può essere fermata o trattenuta e può essere colpita con qualunque parte del corpo: costituisce fallo il contatto e il successivo accompagnamento della palla o il contatto continuo e ripetuto con il corpo. Nel caso in cui la palla tocchi la rete e ritorni indietro, essa può essere rigiocata nel limite dei tocchi rimasti a disposizione della squadra.
I cinque ruoli dei giocatori in campo sono questi: palleggiatore, centrale, schiacciatore e libero.
Il libero, giocatore specializzato nei fondamentali di difesa e ricezione, non segue le normali regole relative alle sostituzioni ma può rimpiazzare illimitatamente qualunque giocatore che si trovi in seconda linea.
Per "fondamentale" si intende un'azione basilare che un giocatore di pallavolo deve saper compiere. Nella pallavolo ci sono tre fondamentali: palleggio, bagher e battuta.
Il palleggio ha il solo scopo di passare la palla: è uno dei fondamentali più importanti in quanto si impostano con esso quasi tutte le azioni d'attacco e di contrattacco, è il passaggio più agevole, perché si esegue sopra la testa permettendo attraverso le dita di controllare il pallone. A livello tecnico si effettua portando le mani sopra la fronte, in modo tale che i pollici e gli indici formino una figura simile ad un cuore rovesciato.
Il Blu Volley Verona è una società pallavolistica maschile italiana con sede a Verona: milita nel campionato di Serie A1.
L'API Pallavolo Verona è stata fondata il 12 giugno 2001 e nasce dall'unione della Pallavolo Verona, che aveva militato per diverse stagioni nel campionato cadetto, e dell'API Volley Isola della Scala, da cui acquista il titolo sportivo, ottenendo così il diritto di partecipazione al campionato di Serie A2. Nella sua prima stagione la squadra scaligera arriva al quarto posto, però viene sconfitta in finale. Durante il periodo estivo, a causa della mancata iscrizione della Pallavolo Parma, l'API Verona viene ripescata in Serie A1: il primo campionato nella massima categoria è abbastanza fallimentare e la squadra retrocede.
Nella stagione 2003-2004, oltre alla vittoria della Coppa Italia di Serie A2, la formazione veronese vince il campionato, ottenendo la promozione in massima divisione: per tre annate consecutive resta in Serie A1, raggiungendo i quarti di finale play-off scudetto nella stagione 2004-05 e 2005-06, in entrambi i casi eliminata dalla Sisley Volley di Treviso. Nel 2006 la società cambia denominazione adottando il nome di Blu Volley Verona. L'ultimo posto in classifica al termine della stagione 2006-07, condanna il club ad una nuova retrocessione[1].
Nell'annata 2007-2008, nonostante la seconda vittoria della Coppa Italia di Serie A2, non viene centrato l'obiettivo promozione, a causa della sconfitta nella serie finale play-off ad opera del Volley Forlì: tuttavia viene ripescata in Serie A1 per la mancata iscrizione della M. Roma Volley.
Nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011 il Blu Volley riesce di nuovo a qualificarsi per i play-off scudetto ma venendo sempre eliminato ai quarti rispettivamente dal Trentino Volley di Trento e dal Piemonte Volley di Cuneo.