OPERE DI DEGAS
"La lezione di danza"
La classe di danza (noto anche coi titoli: Lezione di danza o Classe di danza) è un dipintorealizzato tra il 1873 ed il 1875È tra le prime opere del pittore a mostrare il tema delle ballerine: il dipinto ne raffigura un gruppo mentre assistono ad una lezione di danza impartita dall' anziano danzatore e coreografo Jules Perrot in una sala dell'Opera in rue Le Peletier.
Come altrove in Degas, anche questa immagine coglie un attimo a caso dei mille possibili della lezione, per cui è possibile trovare espressioni naturali e spontanee, come il parlottio delle ragazze sullo sfondo o, maggiormente, la smorfia di fastidio della ragazza che si gratta la schiena in primo piano a sinistra, nella quale è riconoscibile la modella di 14 anni che fu il soggetto dell'unica scultura esposta volontariamente da Degas.
Degas contrariamente alla tecnica impressioni usa sia il nero (per esempio nel nastro della bambina in primo piano) e il bianco (nel tutù di tutte le ballerine).Degas, in questo quadro, intendeva rendere l'effetto di improvvisazione, il senso di quotidianità di un momento di pausa durante una lezione.
Ogni figura delle venti che appaiono, è ritratta nei propri atteggiamenti: i gesti sono naturali e informali; c'è chi si aggiusta i capelli, chi ha le braccia conserte, chi allunga le gambe, chi appoggia il viso alla mano a denotare l'affaticamento per la lezione. Nessuno dei personaggi risulta in posa. Oltre l'apertura sulla parete sinistra si può notare una finestra attraverso la quale si intravede appena un paesaggio urbano.
La scena di interno è resa spaziosa dalla visuale prospettica, dall'alto, che sfonda verso destra, sottolineata dalle linee del parquet, diagonali che inquadrano la costruzione dell'opera e individuano un punto di fuga situato all'esterno della scena.
Lungo le linee diagonali che conducono la composizione verso il fondo, appare isolata la figura del maestro Perrot che controlla il passo della ballerina di turno. La naturalezza del quadro è suscitata dal taglio fotografico dell'immagine ripresa dal basso verso l'alto.
Degas dedica un'attenzione particolare agli aspetti coloristici della luce nel definire le particolarità degli abiti, nel descrivere il movimento delle ragazze danzanti: il colore, steso con zone ampie e pennellate sintetiche, non descrive ma evoca materie e volumi.
"Quattro ballerine in blu (o ballerine dietro le quinte)"
Quattro ballerine in blu, noto anche come ballerine dietro le quinte, dipinto nel 1898, è uno degli innumerevoli pastelli che Degas realizza nell'ultima parte della sua carriera, quando la pittura sembra non interessarlo più.
La loro logica è la stassa secondo la quale Monet produceva le sue diverse repliche della "Cattedrale di Rouen". Il taglio prospettico dell scena è estremamente anticonvenzionale, in quanto il punto di vista è molto alto, come se l'artista fosse affacciato da un palco.
I profili dolci ma sicuri delle giovani danzatrici, infatti, sono composti lungo le due diagonali geometriche del foglio, con un rigore tutt'atro che casuale, ulteriormente marcato dagli azzurri accesi dei costumi di scena.
La plasticità dei ccrpi femminili, poi, è resa mediante un sapiente incroco di tratteggi, la cui sovrapposizione suggerisce con grande realismo il senso del volume.
"L'assenzio"
L'assenzio (L'absinthe o Dans un café) è un dipintorealizzato tra il 1875 ed il 1876
La scena raffigurata si svolge nel Café de la Nouvelle Athènes, in Place Pigalle a Parigi. I soggetti dipinti sono l'attrice Ellen Andrée e l'incisore Marcellin Desboutin, inebetiti dal consumo di assenzio, un distillato ad alta gradazione alcolica a base di Artemisia absinthium oltre che altre sostanze vegetali, soprattutto anice verde, molto diffuso tra la popolazione europea del tempo, poi proibito in molti paesi.
Degas mette in evidenzia l'intorpidimento della coppia, consumata dall'effetto del distillato e ne sottolinea l'isolamento e l'emarginazione spostando i soggetti quasi in disparte sulla superficie pittorica, che risulta per metà vuota.
Pur essendo seduti vicino, i personaggi sembrano lontanissimi fra loro con lo sguardo perso nel vuoto, quasi che Degas volesse rappresentare una coppia di estranei. Rappresentano due solitudini che non si incontrano, nemmeno con lo sguardo. Anche l'atmosfera dà un senso di oppressione, di pesantezza.
La prospettiva ha ancora un valore predominante, in questo caso sottolineata dal tavolo e dall'inquadratura tipica dello stile di Degas.
Gli abiti dei personaggi ci danno l'idea del loro ceto sociale: la donna non è certo una borghese
mentre l'uomo è il tipico clochard ovvero uomini che apparivano come dei barboni ma in realtà erano artisti che non esponevano più i loro quadri, bensì dipingevano solo per un'esigenza creativa.