I microscopi ottici, che utilizzano le lunghezze d'onda della luce visibile, sono i più semplici e quelli di più comune utilizzo. Sono costituiti da un sistema di lenti adatto a focalizzare la luce nell'occhio o in un altro dispositivo rivelatore. L'ingrandimento tipico dei microscopi ottici, all'interno dello spettro di luce visibile, è fino a 1500x, con un limite di risoluzione teorica di circa 0,2 µm.
Esempi campione
Struttura
La parte funzionale, in genere chiamata ottica per gli strumenti basati sull'utilizzo della luce, è formata da tre o quattro sistemi di lenti e dalla sorgente, che, nei sistemi composti a radiazione trasmessa, partendo dalla base del microscopio, sono:
- la sorgente;
- il collettore della sorgente o condensatore di campo, col diaframma di campo;
- il condensatore con il diaframma di apertura;
- l'obiettivo;
- l'oculare.
L'eventuale parte di microscopio, nella quale vanno inseriti gli obiettivi multipli, che possono essere scelti in base all'ingrandimento voluto, si chiama revolver.
Funzionamento
Il funzionamento di un microscopio è dato dal passaggio dei raggi luminosi attraverso un sistema di due o più lenti. Esse appartengono, la superiore, all'oculare, l'inferiore all'obiettivo.
Si definisce appunto ingrandimento il rapporto tra le dimensioni dell'oggetto originale e quelle dell'immagine ottenuta.