La biomassa

Per biomassa si intende ogni sostanza organica che deriva  direttamente o indirettamente dalla fotosintesi clorofilliana. 
La maggior parte delle biomasse è di origine vegetale; solo circa il 10% è di origine animale. La biomassa vegetale viene prodotta
 utilizzando l'energia solare per mezzo della fotosintesi clorofilliana e si presenta in più forme: foreste, boschi,
 colture o dalla componente organica proveniente dalla raccolta differenziata urbana.
Le tecnologie per ottenere energia dai vari tipi di biomasse sono diverse e lo so sono anche i prodotti energetici che si
 ottengono. Per esempio, se un materiale contiene poca acqua, ma molto carbonio è adatto per essere bruciato e per ottenere calore
 o elettricità se, al contrario, contiene  molto azoto e molta acqua, può essere sottoposto ad un processo biochimico che
 trasformi le molecole organiche in metano o anidride carbonica.
Esistono due processi diversi per produrre energia delle
 biomasse: il processo di conversione biochimica e il processo di conversione termochimica.
Il primo ricava energia per mezzo di una reazione chimica dovuta a enzimi che si formano in particolari circostanze ambientali,
 quali funghi e microrganismi. Sono compatibili a questo tipo di trasformazione le colture acquatiche, le foglie, gli steli di barbabietole o patate 
e rifiuti zootecnici. Il secondo si basa sulle reazioni chimiche dovute al calore, necessarie alla trasformazione da materia in energia. 
Le biomasse che si prestano meglio a subire questa lavorazione sono la legna e i suoi derivati, come trucioli o segatura e
 alcuni scarti di lavorazione, come gusci e noccioli.
Dalle biomasse, attraverso un processo di trasformazione chimica del materiale organico, si possono ricavare i biocombustibili,
 combustibili solidi, liquidi o gassosi; i principali sono il biodisel, il bioetanolo e il biogas.
 La bioenergia, infine, è qualsiasi forma di energia ottenuta dai biocombustibili. La biomassa rappresenta la più consistente tra
 le fonti di energia rinnovabile anche se esistono molteplici difficoltà di impiego dovute all'ampiezza e all'articolazione delle fasi di produzione.

Vantaggi e svantaggi

Nel nostro Paese l'uso di biomasse per la produzione di elettricità è in forte espansione per gli ingenti incentivi dati
 a questa produzione, con il meccanismo dei certificati verdi.
     Motivo dell'incentivo, l'essere state incluse le biomasse 
tra le fonti energetiche rinnovabili ed una presunta riduzione delle emissioni di gas serra, se queste sono usate come combustibile.
     In linea di principio, l'uso energetico di biomasse ha un effetto neutro sulle emissioni di gas serra in quanto con la
 combustione si ri-immette in atmosfera anidride carbonica che durante la crescita le piante avevano assorbito dall'atmosfera e 
fissato sotto forma di cellulosa e altri composti organici ( lignina, amidi, zuccheri...) nei loro tessuti.     
I certificati verdi incentivano la produzione di elettricità dall'uso di biomasse, mentre non ci sono incentivi per i soli usi
 termici della legna (riscaldamento domestico ed industriale) e per il compostaggio delle biomasse ligno-cellulosiche, nonostante
 il fatto che queste due tecniche, in particolare il compostaggio, comportino una maggiore riduzione delle emissioni
 di gas serra, a parità di biomassa utilizzata.

La biomassa in Europa

L'Europa ricava dalle biomasse il 3,5% dell'energia che usa. Il mercato delle biomasse cresce e continuerà a farlo. 
Le biomasse secondo il report avranno un ruolo strategico nel raggiungere l'obiettivo, fissato dai Paesi europei per il 2020,
 di produrre il 20% dell'energia da fonti rinnovabili. Fra i paesi più attivi nella creazione di impianti di biomasse, grazie
 anche agli gli incentivi offerti, ci sono Svezia, Olanda, Danimarca, Belgio, Germania, Austria e anche l'Italia. 
In Finlandia, Svezia e Austria, dove sono state studiate politiche energetiche, la quota raggiunge il 15-20%.
Gli usi delle biomasse nei vari paesi europei sono:

- In Francia viene prodotto principalmente il biodisel, ottenuto mediante piante oleaginose, 
coltivate grazie ai numerosi e vasti territori agricoli presenti in questo paese.

- In Italia l'utilizzo di questa energia non è molto sviluppato; infatti esso copre il 2% del fabbisogno energetico.

- In  Inghilterra la produzione è molto limitata, poichè essa è poco economica.

- In Austria l'energia delle biomasse è più avanzata, grazie alla grande tradizione della produzione di legna da ardere. 
Infatti questa occupa il 10% dell'energia prodotta.

In Europa lo sviluppo dell'energia delle biomasse è limitato.
Il grande ostacolo agli investimenti nel settore, è l'elevato costo della costruzione delle centrali. 
Problema mitigato, in alcuni paesi, dalla presenza di incentivi statali.
Altra lacuna delle biomasse è il basso rendimento energetico e le emissioni: per dare competitività a questa fonti energetica
 sarebbe necessario installare bruciatori puliti in regola con i nuovi standard, che permettano di risolvere i problemi relativi
 agli effetti negativi per la salute dei cittadini e agli alti livelli di emissioni nell'ambiente. Dal punto di vista economico,
 invece, garantire costi accettabili e una scorta adeguata di biomasse saranno i fattori cruciali per i progetti bioenergetici.